23 anni dopo la riunificazione, l’emigrazione dalle ex zone comuniste della Germania Est è finalmente terminata. L’economia in lento miglioramento sarebbe alla base di questa nuova tendenza, secondo un articolo uscito sul quotidiano online The Local.
La relazione annuale del governo sugli stati orientali della Gerrmania ha scoperto che nel 2012, per la prima volta dal 1990, vi è stata una netta diminuzione degli spostamenti verso la Germania occidentale.
Dopo la riunificazione, la popolazione dell’ex DDR era collassata del 13 %, a causa del trasferimento di massa dei giovani verso l’ovest.
Dal 2000 al 2005 circa 66,000 persone l’anno decidevano di abbandonare la Germania orientale; ma secondo il rapporto presentato, l’anno scorso soltanto 2,000 persone si sarebbero trasferite.
Il benessere materiale dei tedeschi dell’ex Germania Est sarebbe notevolmente aumentato, anche se non raggiunge ancora gli standard della Germania occidentale. Cristoph Bergner (CDU), ministro responsabile per l’ex Germania Est, afferma che il processo necessita di altro tempo.
Sicuramente il PIL nei lander dell’ex DDR è cresciuto, ma le paghe sono piu basse del 20 % rispetto all’ovest; inoltre, sebbene il tasso di disoccupazione sia al suo livello piu basso dal 1991, rimane comunque due volte superiore a quello della Germania occidentale (10,7 %).
Nonostante gli incredibili miglioramenti economici, lo Stato si ritrova a dover affrontare ancora sfide impegnative. Il Ministro degli Interni Hans-Peter Friedrich (CDU) afferma che ci sono ancora molti problemi da risolvere, perche cio che è accaduto nel passato si ripercuote ancora sul presente.
Friedrich e Bergner non si sono espressi sulle misure necessarie per risolvere la situazione in futuro, aggiungendo che la relazione annuale è solo una sintesi che evidenzia i fatti attuali.
Tuttavia Wolfgang Tiefensee, ex sindaco di Lipsia e membro del partito di opposizione SPD, si è dimostrato poco convinto “Il linguaggio dei rapporti difficilmente corrisponde alla realtà”, ha dichiarato al giornale Berliner Zeitung, “E abbellire la situazione non aiuta nessuno”.
Anche Matthias Hohn, del partito di estrema sinistra Die Linke, sostiene che la realtà nella Germania orientale sia molto diversa dall’immagine positiva dipinta dalla relazione annuale.
|